70 anni di tecnologia e bellezza.

LETTERA 22.

Tra le numerose eccellenze italiane uno dei marchi più conosciuti al mondo affonda le sue radici nel territorio piemontese.

La rinomata Olivetti, localizzata nel cuore canavesano, ha investito il secolo scorso con numerose tecnologie all’avanguardia, offrendo ciclicamente prodotti di innovazione e sviluppo.

In occasione del suo anniversario, il 70° questo novembre, omaggiamo una delle migliori macchine per scrivere offerte dall’azienda eporediese, la LETTERA 22.

L’influenza stilistica dell’architetto e designer Marcello Nizzoli, sul progetto dell’ingegnere Giuseppe Beccio, ha permesso la nascita di una delle più famose icone stilistiche e tecnologiche degli anni ‘50.

Presentata nel 1950, sostituisce la MP1 che è sul mercato da circa 20 anni. Questa portatile presenta importanti novità nel design e nella parte tecnica con nuovi cinematismi, ed è la capostipite di una nuova famiglia di macchine per scrivere della Olivetti.

misura 8,3 × 29,8 × 32,4 cm e ciò la rendeva, nonostante il peso di circa 4 Kg, estremamente funzionale al trasporto per i canoni dell'epoca. A regime massimo Olivetti fu in grado di protrarre una produzione di 200.000 unità/anno, offrendo sul mercato uno dei migliori e innovativi prodotti al costo di 42.000 lire, pari allo stipendio medio di un operaio d’allora.

Fu scelta e utilizzata da molti scrittori e giornalisti, fra cui Enzo Biagi e Indro Montanelli. Le sue linee arrotondate, la compattezza della macchina, l’eleganza della tastiera incorporata nella carrozzeria, il rullo completamente nascosto e il ridotto ingombro della leva dell’interlinea hanno decretato il successo stilistico della macchina.

Successo avvalorato dai numerosi encomi ricevuti, come la premiazione attraverso il Compasso d’Oro nel 1954 in Italia e successivamente l’ottenimento di un ruolo espositivo al MOMA (The Museum of Modern Art) di New York nella sezione Architettura e Design.